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Il discorso di Carlo III e i crimini degli alleati

Le fanfare degli opposti schieramenti hanno fatto a gara per imputare, alla parte



politica avversa, il peso politico, più che istituzionale, delle parole del sovrano inglese, peso da sopportare più che da condividere.

Il sovrano anglosassone aveva da ricordare i caduti "per la libertà" inglesi, ma forse con decisive omissioni. I caduti inglesi (e i loro cugini americani) avevano in qualche modo provocato la guerra, almeno con le propaggini massoniche e finanziarie del vecchio impero britannico e del nascente impero a stelle e strisce, spingendo alle estreme conseguenze la follia deturpante del nazismo. Ne avrebbero colti i benefici gli yankees, e gli inglesi ci avrebbero rimesso qualcosa, ma questa è un'altra storia. Vediamo invece cosa dovremmo ricordare noi di quell'ennesima invasione straniera (per liberarci...con la stessa scusa di tutti gli invasori della penisola, i nuovi conquistatori che scendevano "nelle Italie", come affermavano i lanzichenecchi, per liberarci, piuttosto per asservirci a un altro padrone, come accadde al Sud e alla Sicilia, ma anche questa è un'altra storia).

In Italia 15000 civili italiani pagarono la criminale vendetta dei nazisti (esclusi da questo funereo conteggio, combattenti e partigiani). Ma, totalmente dimenticati dalle cronache farisee dei pagliacci al potere oggi (di destra e di sinistra) ci furono 60.000 vittime civili sotto i bombardamenti indiscriminati, con ordigni devastanti e con bidoni di fosforo per bruciare, incenerire, terrorizzare la popolazione, come avevano già fatto soprattutto gli inglesi del macellaio Harris su ordine di Churchill, ad Amburgo e a Dresda, città oramai abitate solo da profughi in fuga senza obiettivi strategici che valesse la pena colpire. E nonostante che, dopo l'armistizio, gli americani avessero proposto una tregua dell'aria, con l'Italia in ginocchio, contestati da Churchill che ottenne il prosieguo delle stragi perchè

gli italiani dovevano imparare la lezione.

Poi ci furono 24000 vittime civili. Non erano soldati della RSI. Non erano fascisti, non erano criminali. Non si battevano contro gli alleati, anzi li accoglievano a braccia aperte. 24000 civili uccisi, donne violentate, bambini lasciati morire per il puro piacere di commettere un crimine. Gli americani e gli inglesi usavano scommettere su quanti morti avrebbero fatto investendo i civili con le jeep militari. La stessa cosa mi capitò in Afghanistan, da volontario civile, crimini efferati da parte delle truppe "occidentali" di diversa provenienza, specialmente anglo americane. E gli stupri non furono solo appannaggio dei goumiers francesi in Ciociaria: due autori coraggiosi, Camilleri e George Clooney ne hanno accennato nei loro prodotti televisivi. In sintesi le truppe yankee e britanniche si macchiarono di 231 omicidi, 830 ferimenti, 1166 rapine, uccisero sotto le loro auto 537 persone e ne ferirono 1132. Tra stupri consumati e tentati se ne contarono circa 100 (questi i numeri dei fatti denunciati e documentati, figuriamoci cos'altro c'è sotto la cenere del tempo)

E che dire delle parole di Patton

se si arrendono, si fottano, voi sparate all'altezza del cuore, voglio un esercito di killers...

quando soldati italiani della riserva, vecchi mutilati e invalidi, contadini, semplici cittadini furono uccisi in Sicilia dopo lo sbarco, tutto documentato, per fortuna.

Eppure Carlo III è venuto a glorificare i suoi caduti, perfettamente legittimo. Disgustosi sono gli applausi da destra a sinistra, forse e voglio sperare solo per colpire gli opposti schieramenti, levatisi dai banchi di maggiordomi in servizio permanente effettivo

Si parva licet componere magnis, non mi sento che un bruscolino davanti a Benedetto Croce, ma mi sento di dire che come l'antifascista Croce levò un meraviglioso discorso di legittimo orgoglio per le inique sanzioni contro un popolo vinto da parte degli anglo americani, così io legittimamente indipendentista e federalista mi vergogno che nemmeno una voce si sia levata a ricordare le vittime di un popolo innocente, in questo caso unito nella disperazione da Nord a Sud.

Fonti, cito le fonti per coloro che sono abituati a scimmiottare i baluba televisivi che gridano alla fake news quando qualcuno in scienza e coscienza si oppone ai loro atteggiamenti servili

Fonti:

Martin Caidin scrittore e sceneggiatore statunitense "La notte che distrussero

Tokio"

Eric Morris storico militare inglese <La guerra inutile= Longanesi editore

B-H. Liddel Hart "Storia militare della seconda guerra mondiale" Mondadori

Raffaele Ragni economista italiano "Libertà Libertà" ed. del Martello

Piero Buscaroli, giornalista e critico musicale "Una nazione in coma" Minerva

editore

Rolf Hutchhuth <Soldaten: Nekrolog auf Genf: Tragodie= ed. Rowohlt

Taschenbuch (solo sintesi in rete)

Archivio Centrale dello Stato-

Ministero degli Interni,

Archivio dellʼArma dei

Carabinieri-Comando

Generale dei Carabinieri,

Prefetture italiane (Foggia,

Lucca e altre), archivio del

Comune di Falvaterra-

Falvaterra e di altri comuni

della Ciociaria.

Testi di Fabrizio Carloni,

Eliane Patriarca, Giorgio

Bonacina, Michele Battini,

Paolo Pezzino, Sandro

Rosato, Federico Pirro,

Gregorio di Mare, Salvatore

Nicolosi, J. Le Gac, Roberto

Gremmo, Gianfranco Ciriacono

Non per odiare, non si odiano i popoli, almeno io e coloro che, con me, si definiscono indipendentisti non odiano i popoli, non per odiare ma per regalare ai giovani la possibilità di discernere tra bene e male e per fuggire come la peste l'idea che ci siano, nello scacchiere globale, i "buoni" e i "cattivi".

Maurizio Castagna

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