Crisanti afferma sia antiscientifico riaprire le attività chiuse da un anno, sia antiscientifico tornare a vivere. Ora accade questo.
I ragazzi cercano quel contatto sociale e umano che prima era disciplinato dalle procedure a scuola e nei centri sportivi.
Senza considerare la salubrità di certi spazi rispetto ai supermercati e ai trasporti pubblici.
Senza ricordare che i giovani stanno morendo d'accidia e depressione e le fasce fragili non moriranno di Covid, ma per le conseguenze di patologie metaboliche aggravatesi per l'inedia e la mancanza di moto. E volendo tacere degli atti di autolesionismo di giovani e imprenditori disperati.
Le affermazioni apodittiche, gli assiomi e i dogmi lasciamoli alla metafisica, il confronto, il dialogo, l'esatta gestione degli interessi (lavoro, salute) della Comunità siano lasciate al pubblico dibattito.
Di sacerdoti ed efori possiamo farne a meno.
Resta che, ad esempio, ci sono attività che sono chiuse da un anno senza plausibili ragioni
Tacendo il fatto che la sanità pubblica risparmia 7mld di euro l'anno grazie all'attività motoria somministrata come fosse un farmaco alle categorie fragili, faccio l'esempio (e non pro domo mea) delle piscine, laddove il cloro abbatte in 30 secondi la carica virale, e il ricambio d'aria è di 18lt/prs/sec più di alcuni ambienti ospedalieri e più dei 4 dei supermercati, con procedure rigidissime certificate dalle visite NAS.
Dire che i supermercati e i trasporti pubblici sono a disposizione e che bisogna tenere chiusi gli impianti sportivi, ecco, questo dovrei dire a Crisanti che non ha alcun supporto scientifico
Bisogna provvedere in altro modo (anzi forse bisognava, visto l'immobilismo dei decisori (sic) politici). E poi che adesso ognuno si faccia carico della disperazione degli altri e degli ultimi, visto che ai morituri del lavoro, i falliti a termine, non sono arrivate che briciole di pane, o addirittura nulla, nonostante le roboanti e cialtronesche dichiarazioni dei governanti di turno.
Ognuno tagli parte del proprio stipendio per sostenere l'altro che cade e si spinga la politica ad investire nel sistema sanitario
Ne moriranno ancora?
Con le procedure previste, non credo, ma se ciò dovesse essere, stanno già morendo senza assistenza sanitaria i malati oncologici, i cardiopatici, i portatori di patologie rare. Il punctum dolens è il sistema sanitario corrotto e devastato da 30 anni di espropriazione criminale liberista, alla faccia del dovere sociale imposto dalla Costituzione.
Che Crisanti si stracci le vesti per questo, troppo banale e facile gridare all 'untore"
Maurizio Castagna
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